Colline del Prosecco: i piatti tipici e i prodotti da assaggiare

Colline del Prosecco: i piatti tipici e i prodotti da assaggiare

Le Colline del Prosecco sono un paradiso tutto da scoprire, fatto di cultura, arte, ma soprattutto di bellezze naturali, accompagnate da un patrimonio enogastronomico straordinario. Una terra caratterizzata da colline verdi, abbellite dai ricami dei vigneti, capaci di regalare un vino senza pari, il Prosecco Superiore DOCG.

Quest’area è un vero e proprio paradiso gastronomico, con prodotti tipici eccellenti come la sopressa, il radicchio IGP di Treviso, ma anche la casatella DOP e i piatti più famosi della tradizione veneta, dalla sopa casa al fegato alla veneziana, sino alla pasta e fagioli.

Le Colline del Prosecco, viaggio nel gusto

Ingegno umano e bellezza naturale si mescolano nel territorio delle Colline del Prosecco. Fra i siti Unesco più famosi al mondo, questa zona è caratterizzata da un mosaico di vigne che rivestono interamente valli e pendii delle colline, fra borghi e boschi. Qui vengono coltivate da secoli le viti con fatica e grande passione, fra duro lavoro e un amore sconfinato per la terra.

Impossibile dunque non degustare il Prosecco quando si raggiunge questa zona, accompagnando un buon bicchiere di bollicine con piatti e prodotti che arrivano dalla ricchissima offerta gastronomica. Le delizie locali sono a base di salumi e carne, ma troviamo pure tantissimi formaggi, la polenta con i funghi, e gli ortaggi freschi come il radicchio rosso.

Prosecco e prodotti tipici, cosa mangiare

La cucina tipica delle Colline del Prosecco possiede un’anima tradizionale che è legata alla storia locale, ma soprattutto alla cultura delle genti. La dominazione longobarda e veneziana in queste terre infatti ha lasciato un segno profondo e indelebile, portando nella cucina tipica, ad esempio, l’arte dello spiedo. Questo popoli infatti erano soliti cuocere la carne usando le loro stesse armi. Nei secoli le tecniche di cottura della carne si sono evolute, passando ai civieri, i brasati e il salmì, spesso accompagnati con la polenta.

Antichissima anche l’usanza di usare le erbe da campo. Pensiamo ad esempio ai turioni del pungitopo agli apici del luppolo, ma anche al tarassaco, accompagnati dai funghi, immancabili sulla tavola di nonne e zii di queste terre. Oggi la gastronomia locale è un tripudio di sapori, con carni tipiche da cacciagione come capriolo, selvaggina e lepre, ma anche classici della tradizione contadina come i fasòi col musèt, una deliziosa minestra di fagioli in cui viene cotto un cotechino, accompagnato da una favolosa salsa di rafano.

Da non perdere inoltre le trippe, sia asciutte che in umido, i bigoi in sala, un’ottima pasta fresca condita con sugo di sarde. Unici e buonissimi pure i dolci, come la pinza, preparata con uvetta e farina di polenta. Eccezionali i salumi e formaggi, a partire dall’imbriago che viene stagionato nelle vinacce, e la casatella, un formaggio che in passato veniva prodotto in tutte le case. Per arrivare agli insaccati come la sopressa, da gustare rigorosamente con un bicchiere di Prosecco.