Come si fa a capire se un prosecco è buono: i segreti
Famoso in tutto il mondo – tanto da superare persino lo champagne – il Prosecco non ha bisogno di presentazioni. La sua fama negli ultimi anni è aumentata a dismisura grazie alla maestria di alcuni produttori e alla qualità di un vino esportato e apprezzato ovunque. Non a caso nel 2009 è passato da Prosecco IGT alla denominazione DOC e DOCG con lo scopo di tutelare la qualità e il pregio del prodotto.
Riconoscere un buon Prosecco
Come riconoscere un buon Prosecco? Per scoprirlo dobbiamo senza dubbio conoscerne storia e particolarità. Da oltre tre secoli infatti le uve usate per produrre il Prosecco vengono coltivate in un’area del Nord Est d’Italia che coinvolge il Veneto e il Friuli. Qui troviamo una prima distinzione fra il Prosecco DOC Treviso, prodotto a Treviso e in 95 comuni limitrofi, e il Prosecco Superiore di Valdobbiadene DOCG, che proviene dalle colline del Conegliano Valdobbiadene.
In quest’area, composta da soli 15 comuni, è situato il cuore vero e proprio del Prosecco, con una produzione di altissima qualità e specifiche caratteristiche organolettiche regalate dalle condizioni climatiche e dal terreno favorevole.